sabato 29 dicembre 2012

Pure poeti!

Dopo gli sfracelli di pubblico per la replica invernale di R3 (14 dicembre 2012 al Teatro Erba di Moncalieri), eccovi la recensione della replica estiva (22 agosto 2012 al festival Shakespeare di Seravezza), golosoni!!!

"Ieri, mercoledì 22 Agosto, il Festival Shakespeare a Seravezza ha accolto Riccardo 3, messo in scena dalla compagnia torinese Blusclint. 
Uno spettacolo di pura poesia, che come un soffio leggiadro (ma quanto profondo! ) è scivolato furtivo tra il pubblico, carezzando gli animi, per poi ripartire, lasciando tra i presenti quella ricchezza che solo certo teatro sa donare.
Riccardo, lo storpio, l'uomo segnato dalla natura che alla natura ha dichiarato la sua guerra, vuole la corona. Altro non vede davanti a se, nel suo cammino cosparso via via di delitti, raggiri, bestiali bassezze. E con lui Anna, che da vedova della sua vittima si fa sua sposa, per poi sfumare negli altri personaggi di cui Riccardo di serve. Ma la scena è un palco, in cui ognuno recita la sua parte, e poi, copione alla mano, esce di scena a comando. Riccardo, nel suo delirio, tra flebili luci di un camerino o tra improvvisate pedane, non si rende conto che la sua parte è esaurita, e resta abbarbicato fino alla fine al suo sogno delirante di protagonismo: la scena finale lo vede arrampicato su un immenso trono di legno incorniciato da fari trionfanti. Ma non c'è più nessuno attorno a lui a decretarne la vittoria: egli controlla e ricontrolla il copione, e si accorge allora che tutto è davvero finito, per sempre.
Paolo Faroni e Maria Concetta Gravagno, immensi sulla scena, hanno regalato al pubblico presente una serata davvero toccante e di altissima qualità. Peccato solo che il pubblico non sia stato numeroso come gli attori e la compagnia avrebbero di certo meritato. Come si dice in certi casi...peggio per gli assenti". 

 Giacomo Callari

Non ci credete? Cliccate qui.

mercoledì 9 novembre 2011

Nuova Produzione BLUSCLINT!!!!

Riccardo3

con

Paolo Faroni e Maria Concetta Gravagno

12 NOVEMBRE

TEATRO MATTEOTTI

Via Giacomo Matteotti 1, Moncalieri

info e prenotazioni 0116403700

La storia ricalca fedelmente il testo di Shakespeare arricchendolo di inserti e suggestioni tratti dalla riscrittura di Carmelo Bene.

Riccardo vive tra la corte e il suo camerino. Tra complotti e menzogne, mette in scena il suo teatro politico. Lady Anna vive chiusa tra le mura del castello, trascorrendo la maggior parte del tempo nella propria camera da letto. Consapevole del destino cui andrà incontro, cerca di conoscere i segreti del suo consorte – e così scopre il teatro. Inizialmente pensa di usare trucchi e stratagemmi per salvare se stessa, ma di fronte alla crudeltà di Riccardo, che non esita a condannare a morte i giovanissimi eredi al trono pur di diventare Re, rompe gli indugi e si impossessa delle armi della finzione e della menzogna. Ucciderà Buckingham, prenderà il posto del sicario Tyrrel e racconterà a Riccardo di omicidi mai avvenuti. Lo terrà buono spacciandosi per la regina Elisabetta e promettendone la figlia in sposa. Usando i suoi stessi copioni, avvelenerà la spada con cui Riccardo si ferirà condannandosi a morte. Una morte che Lady Anna si godrà spacciandosi per lo spettro delle vittime e tormentando Riccardo fino allo stremo. Riccardo morirà solo, abbandonato da tutti.

Il tentativo complessivo è quello di sottrarre i personaggi – in questo caso Lady Anna – alla storia e quindi alla rappresentazione. Si tratta di de-scrivere il testo, de-costruirlo attraversando i margini, gli spazi bianchi, le lacune. Provando a inserire un personaggio nei panni di un altro, nei meccanismi che lo riguardano, fino a che punto mutano le intenzioni, i risvolti, le finalità? Si tratta anche di allestire un teatro de-genere opposto a quello che aveva inteso e sperimentato C. Bene. Non più l’assenza della donna per re-istituirne la femminilità, ma l’eccedenza della donna, il suo sostituirsi all’uomo e agli uomini per far risaltare la femminilità proprio nel momento della sua degenerazione, del suo capovolgimento. In fin dei conti, il tentativo di sottrarsi alla rappresentazione, potrebbe consistere nel dilatare, fino a farlo esplodere, il potere del teatro, cosicché si aprano spiragli sul teatro del potere – che è altro nome per indicare, una volta di più, la rappresentazione.

Leggetevi la recensione:

http://comune.sistemateatrotorino.it/?p=2343

lunedì 26 settembre 2011

Torna a casa, Woof!

I Blusclint rientrano dal Fringe Festival di Edimburgo e ci impiegano diciotto ore e cinquanta. Praticamente potevano andare in Polinesia nello stesso tempo (considerati i soldi spesi per andare in scena, avrebbero potuto farci anche un pensierino…). Ma sono artisti, il sacro fuoco arde! Che vi credevate, che passassero un agosto vacanziero, magari con a rosolarsi al sole e immergersi in acque calde esotiche con le fidanzate? Invece no! Nella pugna teatrale, ecco dove si sono gettati!

Edimburgo-Caselle in quasi 19 ore! Evidentemente il Nostro non è Mister Fogg: partenza da Edimburgo e arrivo a London Heatrow alle 22.00; ripartenza da London Gatwick il giorno dopo e arrivo a Caselle alle 15.30 (poi diventate le 17.30 per imperscrutabili ritardi…). Tra London Heatrow e London Gatwick: lo spazio-tempo cosmico.

Così il nostro dopo aver recuperato il bagaglio (scassato: l’arnese acquistato da un pakistano e frantumatosi sotto odiosi valigioni samsonite di gente più abbiente o avvezza a certi disagi strutturali), compra per la modica cifra di 24 sterline un biglietto per un bus diretto a Gatwick, scoprendo che a guidarlo è un old britishman simpatico che avrebbe detto «yes, come on» anche se il Nostro gli avesse mostrato la ricevuta di una tintoria. Dopo un’ora giunge a destinazione, dove preleva venti sterline per resistere alle 13 ore più lunghe della sua vita. Per fortuna che a Gatwick ci sono degli attrezzatissime postazioni per attaccarsi con il proprio laptop o, qualora le cose volgessero male, darsi la 220 (anche se in Inghilterra il voltaggio è diverso, ma il Nostro, dopo un mese, non l’aveva ancora capito). In queste interminabili ore vede per almeno 50 volte di fila lo stesso telegiornale della BBC sulla presunta resa di Gheddafi che viene mandato in onda a ripetizione senza interruzioni pubblicitarie o magari un filmaccio di quelli da notte fonda. Ma la notte non esiste in aeroporto. La gente tenta di convincersene dormendo stravaccata sulle seggiole o sui tappeti sotto le seggiole, ma si sbaglia. In aeroporto il neon splende perenne come il sole a mezzanotte in Lapponia. I bar sono aperti, c’è gente che mangia, beve a qualunque ora. Il Nostro scrive un nuovo spettacolo, beve orribili cappuccini, trangugia tramezzini senza dignità – i tramezzini senza dignità, sia chiaro – beve coca cola e intervalla il salato con tutti i possibili snack che la Britannia offre: i classici mars, bounty e sfiziosaggini caramellose quali Double Decker, che poi è anche il nome del Doppio bus inglese.

Alle 13 e 30 monta sull’aereo dove, non sapendo che fare, parla con la vicina di posto che abita a Torino: ha perso il lavoro sei mesi fa e ne ha trovato uno a Glasgow presso un albergo. Ora torna perché le manca Torino. E il lavoro? Pure quello.

All’aeroporto il Nostro si incontra con mother, father e - surprise! – la girlfriend, la quale, tutt’altro dall’essere in coma come in quella canzone degli Smiths, ha preso il treno da Milano ed è venuta a salutarlo. Non poteva aspettare di rivederlo il 10 di settembre e così ha fatto la mossa! Ma come, cosa significa che il Nostro la rivedrà il 10 se è arrivato il 31 di Agosto? Eh si, perché i Blusclint sono già in prova con il loro prossimo spettacolo, il debutto della riscrittura del Riccardo III, per l’occasione ribattezzato Riccardo3, una frittura in cui si mescolano Shakespeare, Carmelo Bene, e anche il Nostro che pensa bene con il collega di cimentarsi con i grandi Autori. Se non ci danno una mano loro…

I Blusclint portano comunque a casa dal supermarket del teatro internazionale tre recensioni di qualità, si fanno dare quattro stelle su cinque dalla guida teatrale di Londra ed è fortemente probabile che l’Inghilterra li riveda presto.

See you soon!

venerdì 26 agosto 2011

Un successo! ... Ma di chi?


La recensione di Nick Awde è stata messa anche su:
www.theatreguidelondon.co.uk
(clicca sul titolo di questo post)

con ben 4 stelle su 5.

Eccezionale!!!

Resta da capire se le stelle sono per lo spettacolo o per la recensione...

Ma chi se ne frega, è il Fringe Festival, bellezza...